Incontri

Comfort food per tempi difficili: il riso al forno della nonna.

In questi giorni sospesi tra attese e paure, stiamo passando tantissimo tempo in casa. Lo sto iniziando a fare anche io qui in Belgio ma penso in particolare ai miei connazionali, alla mia famiglia e ai miei amici, già in quarantena da più di una settimana. L’emergenza per il coronavirus infatti ci costringe a restare tra le mura domestiche: lo facciamo per noi stessi ma soprattutto per aiutare chi è più fragile e perché apparteniamo ad una comunità. 

Questa esperienza ci sta chiamando ad abitare in maniera nuova spazi vissuti, convenzionali e così, sia per necessità sia per estro, aumenta anche il tempo speso a cucinare. Sui social e sui vari gruppi WhatsApp è un continuo scambio di foto di pizze fatte in casa, primi piatti della tradizione o ricette veloci: tutte preparazioni accomunate dal fatto di essere per molti di noi dei comfort foods, ossia dei cibi che donano conforto. Allora ho pensato di preparare e di proporvi la ricetta che ci aveva suggerito Mattia nella prima intervista di Itadakimasu: il riso al forno come lo faceva la nonna.

Ma cosa sono questi comfort food? Il termine non è così recente o frutto di chissà quale moda. Infatti, l’espressione “comfort food” è comparsa per la prima volta nel 1966, sulle pagine del giornale “The Palm Beach Post” a proposito di un articolo sull’obesità: 

“Gli adulti, quando sottoposti a grave stress emotivo, si rivolgono a quello che potrebbe essere chiamato ‘comfort food’, cibo associato alla sicurezza dell’infanzia, come l’uovo in camicia della mamma o la famosa zuppa di pollo.”

Esistono tantissimi comfort food: dalle patatine fritte al cioccolato, dal brodo al gelato, dalla pizza fino al riso al forno della nonna. Virtualmente tutti i cibi potrebbero essere comfort food ma in particolare lo sono i cibi più grassi, calorici o semplici. Sbirciando qui potrete trovare una lista parziale dei vari comfort food sparsi in giro per il mondo. Ma la bellezza dei comfort food risiede soprattutto nel loro valore nostalgico: li associamo ad un bel ricordo, ad un’emozione, al calore che trasmettono. Possono essere dei piatti comuni a più persone o ad una determinata cultura, o possono esserlo comfort soltanto per noi. 

Ho scelto quindi la ricetta del riso al forno proprio per la sua dimensione sentimentale e curativa: un piatto fatto per nutrire e per metterti in forze, come ci racconta Mattia. Un vero comfort food insomma. Inoltre, è davvero facile da preparare, con pochi ingredienti di facile reperibilità come riso, uova, latte, parmigiano e prezzemolo. E dopo aver pazientemente aspettato la cottura e averlo assaggiato, ne ho avuto la conferma: c’era davvero tutto il sapore confortevole di casa, come se lo avesse preparato una persona a me cara.

Ed è proprio questo l’effetto che fanno i comfort food, creano un porto sicuro intorno a noi, ci gratificano e ci fanno stare bene. Molto spesso ci rivolgiamo ai comfort food proprio nei momenti di crisi quando arriva una delusione o una giornata storta a lavoro. Oppure, come nella situazione che stiamo attualmente vivendo, quando paure ed ansie prendono il sopravvento e ci spaventa il ritrovarsi soli nella stessa città o soli centinaia di chilometri di distanza, nell’impossibilità di abbracciarsi e toccarsi. 

Allora andiamo alla ricerca di quel piatto che diventa un po’ come la coperta di Linus, ci riscalda e ci dà sicurezza. Inspiegabilmente il viso si rilassa, scappa un sorriso, ci si sente bene finalmente. Magari guardando la nostra serie preferita su Netflix o in video chiamata con i nostri amici del cuore, ma non importa. L’effetto sarà amplificato ma il comfort food che avremo (o che ci avranno) preparato ci darà il sollievo tanto atteso: un conforto per l’anima e il cuore. Allora sapremo che andrà tutto bene. 

In questa preparazione ho usato il prezzemolo riccio che trovo molto più profumato e delicato, rispetto al prezzemolo normale. E ho accompagnato il riso al salmone affumicato. Una vera leccornia, provare per credere. Ecco qui la ricetta:

Ingredienti per una pirofila da 26x18cm (per 2 persone):

  • 240 g di riso arborio
  • 2 uova
  • 100 ml di latte
  • 50 g di parmigiano grattugiato 
  • 20 g di prezzemolo riccio
  • Sale q.b.
  • Olio per condire

Procedimento:

Iniziate col preparare il riso. Fatelo bollire in acqua salata per la metà del tempo riportata sulla confezione. Nel mio caso, l’ho fatto bollire per 9 minuti.

Nel frattempo, portatevi avanti col condimento. Rompete le uova in una ciotola e sbattetele con una frusta o con una forchetta. Aggiungete a poco a poco i vari ingredienti: il latte, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo sminuzzato finemente e il sale. 

Continuate a sbattere delicatamente fino a quando il composto non avrà una consistenza omogenea.

Passato il tempo di cottura del riso, scolatelo e disponetelo all’interno della pirofila.

Versate il composto di uova sul riso e amalgamate tutto con un cucchiaio. Appiattite il riso e distribuite sulla superficie un filo di olio.

Mettete a cuocere nel forno, in modalità ventilata a 180°C per 30 minuti, ma vi ricordo di adottare i tempi più adatti in base al vostro forno.

Una volta pronto, disponetelo nel piatto e accompagnatelo a ciò che preferite: è buonissimo con il salmone affumicato ma si sposa bene anche con una semplice insalata di avocado.

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