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Galette des Rois: il dolce dei Re Magi e di Saturno.

Se i più piccoli, come i più grandi, in Italia ricevono la calza della Befana per la festa dell’Epifania, in Francia e in Belgio c’è un’altra dolcissima tradizione, che sono sicuro amerete anche voi. Quale? Quella della galette des Rois, letteralmente la torta dei Re, per celebrare l’arrivo dei Re Magi da Gesù Bambino e, aggiungerei, in onore del Dio Saturno. 

La galette des rois, conosciuto anche come parisienne nel sud della Francia, bolo rei in Portogallo e vassilopita in Grecia è un dolce davvero semplice e delizioso. Cotto nel forno, ha un involucro di pasta sfoglia con un ripieno di crema frangipane a base di farina di mandorle, zucchero, burro, uova, che può essere aromatizzata con del liquore. Altre varianti includono anche una composta di mele o di albicocche. 

Oltre a ricordare i Re Magi, la particolarità della galette sta nel contenuto, non quello della crema frangipane ma in un piccolo oggetto che è celato al suo interno: il fève o fagiolo, che deve essere ritrovato. Questo può essere qualcosa di commestibile, un fagiolo per l’appunto (o una piccola mandorla ad esempio), che col passare del tempo è stato sostituito da oggetti di svariate forme – re, soldatini, lampade, personaggi di fantasia – in plastica, metallo ma soprattutto ceramica, per resistere alla cottura in forno. Ed esiste addirittura la favofilia, ossia l’arte di collezionare questi “fagioli”, in particolare quelli più rari e preziosi.

La ricerca del fagiolo nella torta si svolge con un rito particolare: il più piccolo tra i commensali si nasconde sotto il tavolo, mentre la persona più grande, taglia la galette in tante fette quanti sono gli ospiti. Queste sono distribuite “casualmente”, secondo il volere del bambino. Chi trova il fagiolo nella torta diventa il re o la regina per tutto il giorno. Non a caso, la galette des rois la potete trovare nelle boulangerie abbinata a una corona, proprio quella da indossare. 

È questa curiosa tradizione che racconta però della vera origine della galette des rois: i Saturnali degli antichi romani. Questi erano delle sontuose celebrazioni in onore del Dio Saturno, che si svolgevano proprio nel periodo di Natale, a fine dicembre. I Saturnali servivano a invertire l’ordine sociale per contrastare i giorni nefasti di Saturno e vedevano l’organizzazione di grandi banchetti con la partecipazione degli schiavi e dei padroni, durante i quali veniva offerta una torta con all’interno un fagiolo. Lo schiavo che lo trovava era il princeps, “il re per un giorno”

La galette des rois nasconderebbe però anche dei significati mistici: la leggerezza della pasta sfoglia unita alla forma circolare, rispecchierebbe quella del cielo, cosicché mangiarne un pezzo significherebbe ingerire parte della saggezza del cosmo; la mandorla che ne caratterizza il gusto, deriva geometricamente dall’unione di due cerchi, come la sovrapposizione del mondo divino e quello umano; infine il fagiolo, utilizzato originariamente nella sua forma vegetale, è uno dei primi semi a germogliare in primavera, quindi sarebbe un simbolo della rinascita della vita.

Al limite tra sacro e pagano, non vi resta che prepararla, nascondendo all’interno un oggetto prezioso o magari, come ho fatto io, una semplice mandorla e ricordandovi di mangiarla lentamente. C’è un’espressione francese che vi chiarirà il perché: 

“Avaler la fève avec le gâteau”

“Ingoiare il fagiolo con la torta”

Che sta a significare perdere un’occasione senza accorgersene. E non vorrete di certo mandar giù un piccolo re d’oro. 

Ingredienti: 

  • 2 dischi di pasta sfoglia
  • 140 g di farina di mandorle
  • 90 g di burro
  • 100 g di zucchero
  • 1 bustina di vanillina 
  • 2 cucchiai di liquore (io ho usato lo Scotch)
  • 2 uova
  • 1 mandorla

Procedimento:

Iniziate col preparare la crema frangipane: ammorbidite il burro e frullatelo con lo zucchero. 

Aggiungete poi i due cucchiai di liquore, un uovo, la vanillina.

Procedete aggiungendo gradualmente la farina di mandorle. Otterrete una sorta di pasta granulosa semi-densa. 

Preparate adesso il primo disco di pasta sfoglia. Disponete al centro la crema frangipane, tenendovi lontano dal bordo della pasta di circa 5 cm. 

Scegliete un punto in cui mettere la mandorla e infine chiudete con il secondo disco.

Aiutandovi con una tortiera o con un coltello, togliete la pasta in eccesso, cioè i 5 cm lasciati in precedenza.

Chiudete i bordi della torta con i rebbi della forchetta e realizzate sulla superficie della torta le figure geometriche che preferite aiutandovi anche questa volta con un coltello. Potrete formare dei raggi, delle linee alternate, un reticolato.

Spennellate la superficie con il tuorlo dell’uovo per ottenere la tipica doratura.

Cuocete la torta a 180°C per circa trenta minuti in forno ventilato e Buona Epifania 🙂

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